Istanbul: italiano, polizia inesistente

Family members of victims cry outside the Forensic Medical Center in Istanbul, Wednesday, June 29, 2016. Suicide attackers killed dozens and wounded more than 140 at Istanbul's busy Ataturk Airport late Tuesday, the latest in a series of bombings to strike Turkey in recent months. Turkish officials said the massacre was most likely the work of the Islamic State group.(ANSA/AP Photo/Emrah Gurel) TURKEY OUT [CopyrightNotice: Copyright 2016 The Associated Press. All rights reserved. This material may not be published, broadcast, rewritten or redistribu]

Un pugliese in aeroporto, ‘ci dicevano via i telefonini’

(ANSA)- ISTANBUL, 29 GIU – “La polizia locale all’uscita dell’aeroporto era inesistente. Quelli che c’erano si preoccupavano più di non farci fare foto mentre uscivamo dall’aeroporto perché siamo passati davanti alla zona della bomba, agli arrivi, dov’era tutto distrutto. Si sono più preoccupati di dire ‘tenete i telefonini in tasca’ ma l’assistenza non c’era. Nessuno, tra l’altro, parlava inglese”.
Lo ha riferito Nicola Scatigno, pugliese di Mola di Bari, in fila per controlli all’aeroporto di Istanbul dove ieri l’attacco suicida di tre kamikaze ha provocato 41 morti e il ferimento di circa 240 persone. Nicola, impiegato di una ditta di Livorno che si occupa di catering, è arrivato ieri a Istanbul da Bari e avrebbe dovuto proseguire per l’Afghanistan. Oggi rientra a Bari a causa dell’attentato. Quando c’è stato l’attacco Nicola era nella business lounge. “Lì – dice- ci hanno fatto rimanere per circa 4 ore. Poi ci hanno detto di uscire, di fare il controllo passaporti e di prendere un pullman. All’uscita nessuna informazione”.