Bonhams si aggiudica in questi giorni un primato quello di essere la prima casa d’asta a battere una vendita di arte esclusivamente libanese. Lo scorso 27 aprile a Londra si è infatti tenuta l’asta The art of Lebanon and Modern and Contenporary art Middle Eastearn Art con 175 lotti offerti per un ammontare totale pari 1.76.988 sterline. L’asta ha realizzato un ammontare totale pari 1.76.988 sterline, ma non è possibile fare un confronto con le stime pre-asta per il fatto che la casa d’asta, per sua policy, non fornisce una stima del controvalore (minimo e massimo) che sarà battuto né prima né dopo l’appuntamento. Una policy che penalizza ulteriormente il mercato dell’arte e, soprattutto, nel segmento più trasparente, ovvero quello delle aste. Non solo non viene fornita neanche la percentuale di venduto in lotti e in valore, non facendo così emergere il successo o l’insuccesso dell’asta di cui possiamo fare solo la cronaca dagli highlight forniti da Bonhams, dato evidentemente parziale.
La vendita comprendeva una serie di opere rappresentative del patrimonio artistico del paese mediorientale, riunendo alcune delle opere più importanti di movimenti artistici libanesi fornendo una nuova prospettiva sulla storia culturale contemporanea del paese. In catalogo sono state proposte opere di artisti d’avanguardia come Daoud Corm, Khalil Saleeby e Kahlil Gibran e maestri moderni come Saloua Choucair e Etel Adnan.
Nima Sagharchi, specialist della divisione di arte medio orientale moderna e contemporanea ha sottolineato che il Libano sta vivendo un periodo di significativo rilancio culturale, nonostante le difficili circostanze che ha dovuto affrontare.
L’appuntamento ha messo in evidenza una crescente domanda globale per l’arte medio orientale moderna e contemporanea e nel corso della seduta sono stati segnati dieci record mondiali, di cui sette di artisti libanesi e tre di artisti medio orientali di moderno e contemporaneo. Il successo dell’asta è dato anche dal fatto che, nonostante gli artisti in catalogo siano conosciuti era la prima volta che le loro opere venivano offerte in una pubblica vendita. Alcune opere sono state acquistate da collezionisti libanesi, ma l’interesse per i lotti in vendita è stato vivace anche per la platea internazionale. Il top lot della vendita libanese (lotto n. 2) Portrait of Mrs Alexander Morten di Kahlil Gibran (Lebano 1883-1931) una figura importante dell’arte e della letteratura del XX secolo. Esposto per la prima volta a New York nel 1914, l’opera non è apparsa in pubblico per 100 anni, inoltre è il primo dipinto di poeta e artista a essere battuto in asta. Aggiudicato per 182.500 sterline circa dieci volte la stima iniziale compresa tra 20.000-30.000 sterline, è stato acquistato da un istituzione libanese e dopo più di un secolo di permanenza in Occidente il dipinto tornerà nel paese in cui è nato Gibran.
Sempre per l’arte libanese è stato battuto il lotto 34 Beirut City Centre (The Egg) dell’artista Ayman Baalkabi (Lebano,1975) a un prezzo pari a 86.500 sterline rispetto a una stima compresa tra 80.000 e 100.000 sterline. A 41 anni, Baalbaki ha segnato il prezzo più alto in asta per un artista contemporaneo libanese. Egg (uovo), come viene affettuosamente chiamato dagli abitanti di Beirut, è un complesso di sale cinematografiche parzialmente distrutto costruito in stile Brutalist. L’edificio bombardato è diventato un monumento della guerra civile e un punto di riferimento storico. Le opere di Baalbaki ritraggono spesso edifici in guerra, quest’opera è uno dei suoi lavori più grandi e rappresentativi. Altro lotto “libanese” il numero 18, Opera Garnier Paris, 1965 dell’artista Farid Aouad (Lebano, 1924-1982) stimato 40.000-60.000 sterline e venduto per 74.500 sterline. Il dipinto, un olio su tela, è una delle più grandi e importanti opere dell’artista, non apprezzato nel corso della sua vita. Oggi le sue opere sono esposte nei musei del Libano e in Europa. Opera Garnier è stata esposta in una delle più importanti retrospettive di arte libanese, Art From Lebanon, al Beirut Exhibition Centre nel 2012.
Nell’asta di arte medio orientale il top price è stato attribuito a un artista egiziano Hussein Bicar (Egitto 1913-2002), Nubian House (lotto n. 143) venduto per 319.300 sterline contro una stima di 70.000-100.000 sterline, fissando un record per un dipinto di arte moderna araba venduto a Londra.