Dati contenuti in nuovo rapporto Oxfam. ‘Serve inversione rotta’
Giordania, Turchia, Libano, Pakistan, Sud Africa insieme al Territori Palestinesi ospitano più del 50% dei rifugiati di tutto il mondo, mentre le sei nazioni più ricche, ovvero Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia e Regno Unito, ne accolgono solo il 9%. L’Italia, ottava economia del mondo, ospita circa 135.000 persone. Sono i dati contenuti in un nuovo rapporto dell’Oxfam, che chiede ai leader mondiali “un’inversione di rotta”, anche in vita dei due summit di settembre a New York sulla crisi migratoria del pianeta. “La misera accoglienza dei ricchi del mondo (rappresentanti di oltre il 50% dell’economia del pianeta nrd.) rivela come l’anno scorso le sei economie più grandi del pianeta abbiano ospitato complessivamente 2,1 milioni di rifugiati e richiedenti asilo, ossia solo l’8,88% del totale. Un dato molto inferiore – si legge nel rapporto – alla risposta di Giordania, Turchia, Libano, Sud Africa, Pakistan e Territorio Palestinese Occupato, – che pur rappresentando meno del 2% dell’economia mondiale – ne hanno accolti oltre 11,9 milioni”. L’Italia, pur impegnata in prima linea con 134.997 persone ospitate (lo 0,6% del totale) è ancora lontana – spiega il documento – dalle cifre raggiunte dalla Germania nell’ultimo anno, che in controtendenza ha infatti aperto i propri confini a 736.740 persone, aumentando il numero di rifugiati accolti. Oggi più di 65 milioni di persone sono in fuga a causa di conflitti, persecuzioni e violenza: è il più alto numero mai registrato. Un terzo di queste persone sono rifugiati e richiedenti asilo al di fuori del loro paese. Un esodo causato soprattutto – scrive Oxfam – dalla guerra in Siria, ma anche da situazioni di instabilità che avvengono in altri paesi, come Sud Sudan, Burundi, Iraq e Yemen