Messa in suffragio di monsignor Abdou Yacoub

Domenica mattina, nella Chiesa di S.Marone di via Aurora a Roma, si è celebrata la messa di suffragio per monsignor Abdou Yacoub, già Promotore di Giustizia Aggiunto presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e nominato Uditore del Tribunale della Rota Romana nominato il 15 novembre 2004, fino alla morte avvenuta il 5 dicembre 2021.

La celebrazione è stata presieduta dal reverendo vescovo Rafic Warcha, della Curia della Chiesa patriarcale maronita. Presenti numerose personalità religiose e istituzionali, fra cui l’ambasciatrice della Repubblica del Libano in Italia, S.E. Mira Daher Violides e di S.E. Farid Lias Al Khazen, ambasciatore del Libano presso la Santa Sede, in rappresentanza del presidente libanese Michel Aoun, che ha concesso la Medaglia d’Argento della Repubblica del Libano alla famiglia di monsignor Yacoub, in memoria della instancabile attività. Hanno presenziato anche il console Tawfiq Matta, il Console libanese presso la Santa Sede Rita Qamar, nonché un folto gruppo di appartenenti alle varie comunità libanesi. Fra gli altri, alla funzione era presente il vescovo Georgio Dimitrio Galligaro, segretario della congregazione delle Chiese Orientali.

Monsignor Abdou Yacoub è stato uno dei pilastri della Chiesa maronita e personaggio noto non solo a Roma ma in tutto il mondo, in particolare per le sue doti intellettuali e per la fede.

La liturgia patriarcale maronita è stata assistita dal parroco della Parrocchia di San Marone, padre Joseph Sfeir, dal vescovo Francois Eid, rappresentante dell’Ordine Antonino presso la Santa Sede, Padre Majid Maroun, rappresentante dell’Ordine Mariano presso la Santa Sede, Padre Charbel Haddad, rappresentante dell’Ordine di Missionari, alla presenza di Antoine Choueifaty e Padre George Brady della stessa Congregazione dei Missionari. Hanno partecipato anche i rappresentanti degli Ordini Maroniti a Roma: l’Ordine Libanese, l’Ordine Mariano, l’Ordine Antonino, e un gruppo di sacerdoti, monaci e monache residenti a Roma,. Dopo il Vangelo, l’arcivescovo Youhanna ha parlato della vita del defunto e del suo impegno. Ha ricordato le tappe più importanti della carriera di monsignor Yacoub da quando ha iniziato la sua carriera fino alla sua ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1975 da parte di papa Paolo VI nella Basilica di San Pietro a Roma, quindi un dottorato in Diritto Ecclesiastico, fino alla nomina come Avvocato di Giustizia nel Tribunale della Rota Romana da Giovanni Paolo II.

L’Ambasciatore del Libano presso la Santa Sede ha tenuto a sua volta un discorso di elogio, in cui ha ricordato la concessione della onorificenza ufficiale da parte del Presidente della Repubblica e la figura di monsignor Yacoub. Nel suo intervento, il Console Onorario del Libano a Firenze, Charbel Shbeir, ha dichiarato che “monsignor Yacoub rimane un padre spirituale, dato il rapporto che lo lega a lui e alla sua famiglia fin dall’infanzia”.

Nel corso della funzione è stato ricordato anche come monsignor Yacoub sia stato autore di diversi testi di diritto canonico e storia teologica, nonché il suo libro più importante “Da Benedetto XVI a papa Francesco – Sfide” , un testo di grande importanza che racchiude nei suoi cinque capitoli informazioni sul papato, la Santa Sede, la Città del Vaticano, la personalità di Papa Francesco, la sua biografia e il suo cammino, il suo pensiero, le virtù e la spiritualità, le linee della sua missione, gli obiettivi del suo pontificato e le sfide che deve affrontare.

Fonte Assadakah