Di Cinzia Rizzi Agenzie: AFP • ultimo aggiornamento: 19/04/2021
Beirut al buio al calar della notte. Fino a nuovo ordine, i lampioni della capitale libanese non verranno più accesi al tramonto e le buche sull’asfalto non saranno riparate.
Con il crollo della moneta nazionale, Beirut sta sprofondando e le imprese la evitano. Il comune ha recentemente lanciato una gara d’appalto per la manutenzione dell’illuminazione pubblica. Ma nessuno si è presentato.
Sulle strade le auto fanno slalom tra le buche, come spiega Ali, autista di autobus da 15 anni: “La strada va su e giù, è sconnessa. È così. Come vede, ci sono delle buche. Di notte non ci sono luci sulle strade, dipendiamo dai fari. Non c’è futuro in questo Paese per un giovane, non c’è futuro per nessuno. Chi riesce a lasciare questo Paese, vince alla lotteria!”.
Per decenni il Libano ha sofferto di infrastrutture decadenti. Ma la situazione è peggiorata dalla fine del 2019, a causa di una pesantissima crisi economica. Emblema di questa decadenza è il quartiere centrale di Hamra, un tempo uno dei più animati, cuore commerciale della città. “Oggi Beirut è triste, è deprimente”, racconta una commessa. “Presto sarà spazzata via, specialmente qui ad Hamra Street. Una volta, quando si veniva a Beirut, ci si recava subito qui. Ma ora guardi, non c’è niente. Viene voglia di piangere”.
Chi può scappa. Ma non tutti possono – o vogliono – farlo. È il caso di Samir Haddad, 83 anni, che ripara apparecchiature elettroniche. “Hanno rovinato tutto. Il Libano era il Paese più bello”, dice l’uomo. “Se potessi vivere all’estero, ci andrei con i miei figli, ma non posso farlo… Amo questo Paese”.
fonte euronews