Libano: Patriarchi siro-antiocheni chiedono seggio in Parlamento

 

Un seggio nel Parlamento libanese riservato a un rappresentante politico appartenente alla Chiesa siro-ortodossa, e un altro garantito per regolamento ad un rappresentante della comunità siro-cattolica: è questa la richiesta concreta espressa nel documento comune che i Primati delle due Chiese siro-antiochene – il Patriarca siro ortodosso Ignatius Aphrem II e il Patriarca siro cattolico Ignatius Youssif III – hanno sottoscritto ieri, nella sede patriarcale siro cattolica, alla presenza di rappresentanti politici ed ecclesiali. Nel documento comune – riferiscono fonti locali riprese dall’agenzia Fides – si chiede anche di garantire ai membri delle due comunità cristiane una maggiore presenza negli uffici e negli incarichi pubblici, evitando discriminazioni conclamate o occulte di ogni sorta.
Sistemi delle ‘quote’ parlamentari alle minoranze in vigore in altri Paesi arabi
La richiesta contenuta nel documento congiunto sottoscritto ieri, era stata già presentata ai leader dei partiti politici libanesi che i due Patriarchi delle Chiese siro-antiochene avevano voluto incontrare in un rapido giro di consultazioni da loro realizzato insieme lo scorso gennaio. Il Sistema delle “quote” parlamentari garantite alle minoranze cristiane è in vigore in diversi Paesi arabi a maggioranza musulmana, come l’Egitto e l’Iraq. In Libano, il delicato sistema istituzionale libanese riserva la carica di Presidente della Repubblica a un cristiano maronita, ma dal maggio 2014 tale carica è rimasta vacante e non si riesce a trovare il consenso necessario per l’elezione di un nuovo Presidente, anche a causa delle divisioni tra le diverse sigle politiche guidate da leader cristiani.