Un pugliese in aeroporto, ‘ci dicevano via i telefonini’
(ANSA)- ISTANBUL, 29 GIU – “La polizia locale all’uscita dell’aeroporto era inesistente. Quelli che c’erano si preoccupavano più di non farci fare foto mentre uscivamo dall’aeroporto perché siamo passati davanti alla zona della bomba, agli arrivi, dov’era tutto distrutto. Si sono più preoccupati di dire ‘tenete i telefonini in tasca’ ma l’assistenza non c’era. Nessuno, tra l’altro, parlava inglese”.
Lo ha riferito Nicola Scatigno, pugliese di Mola di Bari, in fila per controlli all’aeroporto di Istanbul dove ieri l’attacco suicida di tre kamikaze ha provocato 41 morti e il ferimento di circa 240 persone. Nicola, impiegato di una ditta di Livorno che si occupa di catering, è arrivato ieri a Istanbul da Bari e avrebbe dovuto proseguire per l’Afghanistan. Oggi rientra a Bari a causa dell’attentato. Quando c’è stato l’attacco Nicola era nella business lounge. “Lì – dice- ci hanno fatto rimanere per circa 4 ore. Poi ci hanno detto di uscire, di fare il controllo passaporti e di prendere un pullman. All’uscita nessuna informazione”.