Il presidente della Repubblica, il generale Michel Aoun, ha affermato in un’intervista condotta dalla rivista “Sicurezza generale”, che “fino all’ultimo momento del mio mandato costituzionale, mi impegnerò con le restanti persone di buona volontà in questo paese per strappare lo stato dalle mani di coloro che vi hanno provocato scompiglio e distruzione”.
“Basta con l’essere ciecamente trascinati dietro il nostro settarismo e i leader che fino ad oggi non sono riusciti a costruire lo stato. I libanesi devono lottare per la nascita di una nuova classe politica che realizzi uno stato civile moderno”, ha detto, osservando che “il il problema non è nella costituzione, ma nella mancata attuazione”.
“Ho fornito tutte le agevolazioni necessarie per formare un governo, ma il premier designato non ha rispettato il principio del partenariato nazionale. Oggi sono richieste concessioni a tutti. Ciò di cui abbiamo bisogno è una presa di posizione di coscienza e la Francia sta cercando, attraverso il suo presidente Emmanuel Macron, per trovare basi comuni per un’intesa per salvare il Libano”, ha aggiunto il presidente.
Ha spiegato che “alcuni degli autori del crimine di collasso finanziario sono ancora al potere fino ad oggi e cercano disperatamente di sfuggire all’impunità”, aggiungendo che “il sistema corrotto è coerentemente costruito e ben radicato, sia esso politico o non politico. “
Aoun ha sottolineato che “le elezioni parlamentari e comunali del 2022 si svolgeranno in modo tempestivo”, sottolineando che alcuni Paesi “vogliono usare il file degli sfollati come una carta nel loro gioco per una soluzione politica”.
“Non ho risparmiato alcuno sforzo per aiutare a ottenere il ritorno dei siriani sfollati che risiedono in Libano”, ha affermato.
