Città del Vaticano – S.E. Farid El Khazen, ambasciatore del Libano presso la Santa Sede, in un’intervista all’Agenzia Nazionale dell’Informazione NNA, ha affermato che “il Vaticano, prima e dopo l’esplosione del porto, ha inviato al Libano degli aiuti. All’inizio ha inviato donazioni personale dal Santo Padre Papa Francesco poi sono stati inviati altri aiuti dallo Stato del Vaticano.
Altri aiuti sono stati inviati anche tramite le associazioni che operano nel campo umanitario, in particolare la Caritas. Da parte sua l’Ambasciata ha intrapreso dei contatti con gli organismi interessati della Santa Sede, dopo la carenza, in Libano, di alcuni medicinali o l’aumento dei loro prezzi”. Ha poi aggiunto: “Per quanto riguarda la questione diplomatica, il Vaticano si muove su due linee: una direttamente attraverso il Nunzio Apostolico Libano che segue da vicino la situazione del Paese, e l’altra sostenendo qualsiasi iniziativa internazionale di di salvezza promossa dalla Francia.” Al Khazen ha sottolineato che: “il Vaticano non si preoccupa dei dettagli della politica quotidiana in Libano e non interferisce sugli affari politici interni”. Ha concluso dicendo: “Le recenti posizioni di Sua Santità sul Libano sono la prova migliore e riflettono la crescente preoccupazione del Vaticano alla luce dell’aggravarsi della crisi e del peggioramento delle condizioni di vita di persone, individui e gruppi”
Talal Khrais (Nationale News Agency NNA)
Traduzione Letizia Leonardi