Quattro attentati suicidi particolarmente mortali hanno scosso questa mattina il villaggio cristiano “Qaa” che si trova ai confini libano-siriani. Sono stati segnalati diversi morti e decine di feriti.
La gente di questo villaggio sta pagando oggi il prezzo per la loro resistenza e la loro determinazione a rimanere nella loro terra nonostante le minacce pressanti e le incursioni regolari degli estremisti islamici arrivati dalla vicina pianura siriana. Volevano dimostrare il loro rifiuto di lasciare e il loro attaccamento alle proprie radici in una situazione socio-demografico perfettamente sfavorevole.
Come ha detto questa mattina Gebran Bassil, Ministro degli Affari Esteri del Libano, “questo villaggio è la prima linea di difesa libanese ed è la prima linea di difesa dell’Europa e del mondo.”
Questi innocenti assassinati dai terroristi islamici sono da aggiungere a tutti i libanesi di tutte le confessioni morti sull’altare del fanatismo e della barbarie.
Il RPL condanna questi attacchi e chiede alle autorità francesi di inviare forti segnali a quelle comunità che si sacrificano affinché la tolleranza ei diritti umani non si pieghino al terrorismo.
RPL richiederà da questo giorno un appuntamento con le autorità francesi per fornire risposte concrete per salvare la pace in Libano e rafforzare le comunità sulla loro terra.