Il discorso del rappresentante di Tayyar Italia al giorno della Celebrazione della Liberazione del Sud del Libano.

Un Saluto all’Ambasciatrice della Palestina a Roma, ai rappresentanti delle comunità Libanese, Siriana, Palestinese e Yemenita e sopratutto agli Organizzatori dell’incontro i nostri carissimi “Amici del Libano”.

Il 25 maggio é un giorno storico per il libano e per tutto il Medio Oriente e per tutti i Popoli che subiscono prepotenze ed occupazione, é il giorno in cui la volontà di un popolo si è espressa con una resistenza onesta e tenace liberando il sud del Libano dall’occupante israeliano.

E’ un giorno che simboleggia il senso del donare e del sacrificio ed ogni libanese ne e’ orgoglioso.

E’ il giorno della vittoria della volontà del popolo libanese conquistata dal suo esercito e dalle Forze della Resistenza.

Dopo un ventennio di occupazione ed usurpazione della terra dei nostri antenati e di incapacità della comunità internazionale di far applicare la Risoluzione 425 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU del 1978, solo grazie ai martiri della Resistenza veniva riscattata la terra sacra del nostro Libano.

Era la prima volta che un paese Arabo segnava la vittoria nel conflitto con l’occupante

Questo giorno storico esprime il tramonto dell’era delle disfatte dei nostri popoli.

Commemoriamo la liberazione del Libano dai soldati stranieri, ricordiamo chi scelse di impegnarsi in prima persona per un riscatto etico e morale dopo anni di buio totale.

Noi libanesi abbiamo il dovere di tutelare la nostra Resistenza e conservare gelosamente la sua bandiera.

Siamo convinti che il nostro Popolo con il sangue dei suoi martiri non potrà mai essere vinto o umiliato malgrado le sofferenze ed i sacrifici che comunque gli serviranno per giungere alla vittoria finale liberando ciò che è rimasto di territorio occupato.

Il nostro Paese rappresenta il fulcro delle convivenze multietniche dove ogni singola comunità religiosa o etnia trova accoglienza.
La convivenza anche se non basta a sanare le contraddizioni della nostra travagliata storia unitaria, costituisce un preziosissimo bene comune.

Noi libanesi abbiamo il dovere di restare uniti per tutelare la nostra libertà, abbiamo il dovere di stabilizzare la sicurezza interna iniziando con le riforme procedendo alle elezioni Parlamentari il più presto possibile ed alle elezioni del Presidente della Repubblica che incarna le speranze della maggior parte della Popolazione, un Presidente che abbia una credibilità ed un passato degno di rappresentare chi come noi ha pagato e continua a pagare le conseguenze dei falliti progetti altrui.
Un Presidente forte capace di unire tutti i libanesi e guidare la nave al porto sicuro lontano dalle tempeste.

In nome di tutti i libanesi presenti a Roma, in nome del movimento patriotico libero (Tayyar Italia), ringrazio la vostra solidale ed affettuosa presenza stasera con noi.