I punti salienti del colloquio con il generale Michel AOUN nel programma “senza immunità” sull’OTV:

– Fino ad oggi, tutti i paesi che hanno un’influenza in Libano chiedono che ci sia un governo sano, e vogliono la sua stabilità, da qui la necessità ad avere persone responsabili nel potere in grado di realizzarlo.

– L’unità nazionale è la prima arma per difendere il Libano.

– Quando le posizioni e l’accordo per l’elezione del presidente saranno completate, a questo punto la riunione del consiglio si potrà fare anche prima della data stabilita.

– L’Arabia Saudita ha lasciato i libanesi stimare la questione e la scelta nel problema presidenziale.

– Ci siamo messi d’accordo con il primo ministro HARIRI su tutti gli argomenti e comprendiamo le preoccupazioni del MUSTAKBAL e “tutto ha suo tempo.”

– HARIRI ha la rappresentanza più grande all’interno della comunità sunnita, è naturale, che sia lui come primo ministro.

– I rapporti con HARIRI non sono stati mai interrotti.

– Nessuno può immaginare il Libano senza i Sunniti e chi cerca di eliminare l’altro dal Libano, ma piuttosto cerca di eliminare il Libano, perché il Libano non può vivere senza tutti i suoi elementi.

– Abbiamo iniziato con il MUSTAKBAL dal 2006 a scambiarsi le posizioni che portano a un accordo tra noi e il primo ministro HARIRI e in parallelo con Hezbollah e abbiamo raggiunto un accordo con Hezbollah, e certi, a suo tempo, hanno considerato che questa intesa era contro i sunniti, invece, è il contrario.

– Dobbiamo distinguere tra la nostra posizione dell’integralismo chi rifiuta l’altro, e la nostra posizione sul vero Islam, che abbiamo vissuto con loro per tutta la nostra vita, e che è stato il primo vittime

– Ci sono un sacco di disinformazione che hanno guastato la mia relazione con la comunità sunnita.

– RAFIK HARIRI rispettava il patto nel potere.

– Il patto significa che c’è una voglia e una promessa perché le diverse comunità riescono a vivere insieme e uguali nei diritti e doveri.

– Non ero contro le riforme dell’Accordo di TAIF, ma la preoccupazione riguardava la clausola del ritiro delle truppe straniere dal Libano.

– Noi siamo con l’attuazione dell’Accordo di TAIF e non vi è alcuna contraddizione in questa materia e noi siamo con l’applicazione senza riduzione.

– Ci sono stati numerosi tentativi di intesa con HARIRI e questo tentativo è il più vicino all’intesa.

– Qualsiasi persona può svolgere un ruolo di protocollo a BAABDA, ma quello che sto cercando di fare è quello di essere un presidente attivo e in grado di risolvere i problemi della situazione attuale.

– Le elezioni presidenziali dovrebbero essere separati dal cestino di quale parlano e che contiene tutti i problemi contenziosi in sospeso da molto tempo.

– La priorità oggi per fare decollare il governo sta nella Presidenza in ritardo da due anni e mezzo e la legge elettorale in ritardo da sette anni. Invece gli altri argomenti possono aspettare il nuovo Consiglio.

– Non credo nell’alla lontananza e l’interruzione di un dialogo perché la morale della responsabilità non permette a nessuno di farlo.

– Non ho fatto niente di sospetto e ho sentito molte cose da parte di BERRI, ma io non lo prendo in considerazione, perché non le ho sentite da lui personalmente, ad alcuni piace amplificare le voci.

– La legge elettorale deve essere in accordo con tutte le parti senza alcuna controversia su di esso con il Presidente BERRI.

Qualsiasi consiglio prolungato alla fine de suo mandato, era noto, che perde la sua legittimità popolare, e questa caratterizzazione non è personale ma include il Consiglio nel suo insieme.

– In principio il rapporto con il presidente BERRI deve essere buono senza alcuna controversia tra di noi in politica, e noi non abbiamo mai fermato i lavori del Consiglio ma continuiamo a lavorare.

– noi abbiamo rimosso la barriera psicologica a Madfun, e Zghorta (due villaggi libanesi dove abita Sleiman Frangieh) è ed rimane cara a noi.

– Il Patriarca ha il diritto di avere diversi candidati e non è costretto a sostenermi.

– Ho fiducia in SAMIR GEAGEA e il gioco delle frodi, che alcune persone diffondono, non esiste perché danneggia la società e la nazione.

– Riconoscere la presenza è reciproco e “come mi vedi bello mio io ti vedo”.

– Hezbollah ha più volte ribadito il sostegno della mia candidatura per la presidenza, e mi fido della sua posizione.

– l’intesa che abbiamo fatto con tutti stabilisce una unità nazionale intatta e tutte le parti devono lavorare per mantenerla.

– L’importante è costruire la pace tra noi e coloro che vogliono vivere liberi, devono riconoscere l’altro e la sua libertà.

– L’intesa con le Forze Libanesi ha rilassato i cristiani e la rivalità politica non dovrebbe diventare una rivalità e un’ostilità.

– La nostra politica interna sarà una continuazione della linea di comprensione e di dialogo, e quella estera sarà un’ apertura in particolare verso l’Oriente, dove ci sono i radici di noi tutti.

– L’intesa con Hezbollah è stata l’inizio di unità nazionale e continueremo questa strategia di difesa che sarà il risultato di un dialogo con tutte le componenti.

Ha concluso dicendo:

L’etica della responsabilità del governo può imporre delle decisioni in contrasto con le risoluzioni delle convinzioni, ma appropriate e utili alla nazione. E l’intesa tra i componenti del popolo libanese stabilisce l’unità nazionale intatta. E la franchezza nell’affrontare i problemi è la base dello sviluppo della società in modo positivo.